Audi, Nissan e altre case automobilistiche si stanno impegnando a portare la realtà virtuale (VR) a bordo delle proprie future auto per intrattenere i conducenti e gli altri occupanti dei futuri veicoli autonomi. I costruttori automobilistici hanno realizzato veicoli con l’obiettivo di “costringere” i conducenti a prestare la massima attenzione alla strada. Ora, mentre l’industria si muove verso auto che guidano da sole, nasce un nuovo problema: come alleviare la noia dei passeggeri? “Una volta che i clienti non hanno più bisogno di guidare la domanda è cosa possiamo offrire loro all’interno di queste vetture”, ha detto Boris Meiners, direttore del business digitale di Audi Cina e della customer experience, durante il CES Asia Show a Shanghai questa settimana.
La start-up holoride, co-fondata da una sussidiaria di Audi, ad esempio, ha tutte le intenzioni di trasformare i viaggi su strada in esperienze di realtà virtuale, permettendo ai passeggeri di nuotare con le balene o attraverso navi affondate nel mare profondo mentre si guida. Mentre la macchina accelera o sterza di lato, i movimenti vengono registrati da un computer nel bagagliaio dell’auto che regola di conseguenza la visuale del passeggero negli occhiali VR.
“Vogliamo soddisfare i bisogni emotivi delle persone”, ha affermato Tetsuro Ueda, esperto leader del Nissan Research Center. “Piuttosto che sul solo guidatore, vogliamo concentrarci sull’esperienza di guida per tutti i passeggeri, incluso il conducente, perché quando si parla di guida autonoma, l’interazione con i passeggeri sta aumentando “.
Altre case automobilistiche, aziende tecnologiche e start-up che stanno investendo capitali nello sviluppo di veicoli a guida autonoma includono Tesla, Alphabet’s Waymo e Uber Technologies. Mentre gli studi dimostrano che ci vorrà del tempo perché il pubblico possa fidarsi della guida su veicoli completamente autonomi, le aziende dicono che devono iniziare a investire in previsione che questi veicoli possano prendere piede. Meiners di Audi e Neda di Nissan hanno detto che le esperienze virtuali che le loro aziende stanno sviluppando saranno probabilmente impiegate solo quando l’industria raggiungerà il “Livello 4” o standard completamente autonomi, in cui l’auto può gestire tutti gli aspetti della guida nella maggior parte delle circostanze senza intervento umano.
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