Squid Game, esiste ancora qualcuno che non sa cosa sia? Numeri impressionanti, a pochi mesi dall’uscita su Netflix, la serie tv coreana ha già infranto ogni tipo di record. È sulla bocca di tutti anche per l’uso distorto che i giovani (e i meno giovani) ne stanno facendo. Dovrebbe però farci riflettere su quanto ancora ci sia da lavorare nel campo dell’educazione, riassumendo trend e valori che, una volta esclusivi di alcuni popoli, adesso ci accomunano sempre di più, grazie al il digitale, la globalizzazione e la pandemia.
Ma alla fine, cos’ha di così speciale questo momento storico che stiamo vivendo, da rendere irresistibile, imitata, desiderata, virale in modo incontrollabile una serie di questo tipo?
I numeri della serie
Da quando Squid Game è stata rilasciata su Netflix il 17 settembre, ha accumulato record su record. È diventata la serie Netflix più vista al lancio con 111 milioni di spettatori nei primi 17 giorni, la più veloce ad aver superato 100 milioni dopo aver debuttato. Il 19 ottobre 2021, il CEO di Netflix Reed Hastings, nel condividere i risultati aziendali del terzo quarto dell’anno, indossa in tv la tuta utilizzata dai concorrenti della serie, in segno di gratitudine verso un prodotto che ha portato in poco più di un mese 4,28 milioni nuovi iscritti alla piattaforma, con l’Asia e il Nordamerica in testa alla crescita
La serie Netflix più vista di sempre al mondo, distribuita in Italia in lingua originale con sottotitoli, è vietata ai minori di 14 anni. Eppure sono moltissimi i bambini ad averla vista e che hanno tentato di emularla a scuola, generando la reazione immediata dei genitori che ne hanno chiesto la chiusura. Ma ad imitare la serie non sono mancati gli adulti. Al Centro Culturale Coreano (KCC) di Abu Dhabi, si è giocato davvero per due giorni, dal 12 al 14 ottobre, con i concorrenti divisi in squadre. Una agenzia immobiliare romana ha mandato in panico intere famiglie dopo aver distribuito bigliettini ispirati a quelli della serie, per pubblicizzarsi e cercare nuovo personale.
Giochi e video a tema Squid Game
Un certo numero di canali di successo su YouTube Kids, hanno pubblicato video dei personaggi di “How to Draw Squid Game” e i video di gameplay a tema Squid Game del videogioco online Roblox.
Questo videogioco, popolare tra i bambini, permette agli utenti di programmare giochi e condividerli con altri utenti. Squid Game è diventato un tema molto comune in questi giochi Roblox programmati dagli utenti. Sia sulla versione per bambini che su quella principale di YouTube, i video rivolti ai bambini presentano persone (spesso bambini) che giocano a questi giochi ispirati a Squid Game in Roblox.
Squid Game e criptovalute
Probabilmente l’ultimo record registrato ad oggi è legato alla criptovaluta Squid in vendita da martedì 26 ottobre, necessarie per accedere ad una versione on line del gioco. All’interno del progetto Squid Game, una piattaforma crypto play-to-earn, Squid è salita di quasi il 2.400% tra il 27 e il 28 ottobre, e la sua capitalizzazione di mercato è arrivata ai 174 milioni di dollari.
Il record della valuta è anche negativo perché di colpo è scomparsa, il suo valore si è azzerato, dopo che gli anonimi creatori sono spariti dal web. Forse una truffa ben congeniata.
I trend toccati da Squid Game
Il contesto in cui si innesta Squid Game include alcuni trend globali.
La crescita esponenziale del gaming on line.
Il settore del gaming on line ha registrato 20 miliardi di dollari di entrate solo nel 2020, con, all’attivo, circa 1 miliardo di giocatori online in tutto il mondo. La possibilità di monetizzare l’attività del gioco, diffusasi in modo prepotente durante la pandemia, ha rappresentato, per alcune fasce di popolazione, l’unica fonte di reddito durante le chiusure legate alla diffusione del Covid-19.
La crescita nella percezione della diseguaglianza economica.
Recenti statistiche, indicano che per il 60% dei rispondenti, la disuguaglianza economica è tra le principali forme di disuguaglianza presente nel proprio Paese di appartenenza. Il divario tra ricchi e poveri, la disuguaglianza dei redditi e la disparità di ricchezza viene percepita come la più grave disuguaglianza sociale in cui sono immersi. I Paesi in cui la percentuale è più alta sono: la Russia (83%), la Corea del Sud (80%) e l’ Ungheria (77%).
La diffusione della K-wave.
Con le sue radici alla fine degli anni ’90, l’impennata nella popolarità dei contenuti sudcoreani che include anche il film vincitore agli Oscar “Parasite” e il gruppo musicale BTS, è oggi sempre di più una realtà. Una moda, forse, ma che tende ad evolvere e che di sicuro viene favorita dalla diffusione di contenuti da parte di piattaforme internazionali come Netflix.
Il simbolismo delle maschere nelle serie tv.
Le maschere sono utilizzate come fattore di riconoscibilità e esaltazione dello stereotipo nelle rappresentazioni, sin dal teatro greco. Al di là del motivo prettamente pratico, che permetteva ad uno stesso attore di poter recitare più ruoli all’interno della stessa opera, le maschere garantivano una immediata riconoscibilità dei personaggi. Questa immediatezza nella riconoscibilità che garantisce l’anonimato del personaggio, favorisce l’esaltazione di emozioni stereotipate che si collegano al valore della maschera, più che alla sua incarnazione. Essa generalizza e nello stesso tempo stimola reazioni immediate. In una momento storico in cui il genere della distopia sembra prevalere nei media non è un caso la registrazione di un aumento nella abitudine di vedere intere serie tv caratterizzate da uomini in divisa. Un esempio per tutti, “La casa di carta”. Le maschere, come gli stereotipi, infatti, esaltano l’impatto emotivo dello spettatore e sono facili da memorizzare. Necessitano di scarsa concentrazione, e si prestano ad essere standardizzate.