Al giorno d’oggi in molti casi si tende ad abusare del termine storytelling o a farne un utilizzo errato. Ma dietro a questo termine sono nascoste numerose opportunità di crescita per le aziende che decidono di investirvi tempo, energie e risorse. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono le basi per creare una corretta ed efficace strategia di narrazione aziendale.
Storytelling: definizione di un mito
Per storytelling si intende letteralmente quel processo di narrazione dei valori, punti di forza e attitudini di un’azienda. Il tutto attraverso l’uso di molteplici canali comunicativi, che possono spaziare dal testo scritto, coadiuvato da immagini, fino alla realizzazione di video più o meno lunghi e complessi. Si tratta di raccontare l’azienda e il suo brand partendo da un concetto fondamentale: come essa vuole essere percepita dai consumatori. In questa fase la vendita è un interesse secondario, tanto che il prodotto non è necessariamente centrale al processo promozionale. Ci troviamo invece in una fase di marketing emozionale che ha lo scopo di scaldare gli animi dei consumatori o potenziali, raccontando loro l’azienda da un altro punto di vista. Ecco perché in molti casi si parla di storytelling emozionale, intendendo un’azione di marketing volta alla costruzione di quella che viene comunemente definita Brand Identity.
Una strategia per posizionarsi
Creare un processo di storytelling aziendale è qualcosa di molto serio e per niente banale; potremmo definirlo come il pilastro centrale di una strategia comunicativa. E’ il punto da cui tutto ha inizio e dal quale l’azienda costruisce la propria identità. Tutto parte da una domanda ben precisa: perché mi trovo sul mercato? Cosa voglio fare vendendo il mio prodotto? Vendere e aumentare il mio fatturato, certo, ma c’è di più.
Il mio obiettivo iniziale non deve essere quello di vendere il prodotto, bensì di posizionarlo comunicando la filosofia che mi ha condotto sul mio mercato di appartenenza, poiché ciò che voglio realmente fare è differenziarmi dal reso della massa, presentandomi come unico nel settore. Un’impresa ardua, ma che se costruita con sapienza può condurre a risultati soddisfacenti. Grazie allo storytelling posso uscire dalle tradizionali tecniche di marketing, promuovendo un’immagine diversa del mio marchio. Di scarpe, automobili, vestiti e prodotti alimentari ce ne sono a bizzeffe, tanto che ogni giorno siamo surclassati da continui spot martellanti che ci chiedono di comprare questo o quel prodotto, perché è il migliore, il più buono o il più performante. Ma su quale base dovrei credere a tutte queste formule pubblicitarie? Non è forse meglio gridare meno e muoversi con maggiore strategia?
Proviamo a fare un esempio
Una nota marca di scarpe italiane, Geox, da anni ha impostato il proprio storytelling aziendale partendo dal concetto di respirazione. Tutto promuovendo una scarpa altamente performante, comoda, ma soprattutto traspirante per il piede che la indossa. Un concetto abbracciato fino dall’inizio e che è stato diffuso attraverso varie formule comunicative che hanno contribuito a rafforzare sempre più il brand all’interno del proprio mercato di riferimento. Con il passare del tempo, Geox, si è trasformata in una potenza del settore moda e calzature, proprio grazie a questo slogan, che ha differenziato l’azienda da tutte le altre.
Qual è il concetto fondamentale che deve passare? Lo scopo non è solo vendere, ma anche emozionare e convincere gli utenti che quel prodotto è adatto a loro, poiché rispecchia la loro filosofia di vita, i valori che li accompagnano e i gusti che li appassionano.
E’ ciò che da anni fa Apple attraverso i suoi spot, con i quali spinge sul concetto di Be different, in molti casi tenendo in secondo piano il prodotto venduto. La qualità dei suoi smartphone o di un nuovo McBook è indubbia. Ciò che importa è evidenziare come un utente potrebbe immaginarsi con quell’oggetto. Come potrebbe migliorare e semplificare la sua vita? Quanto potrebbe essere impattante la portata stilistica di questa tecnologia sulla sua persona?
Hai già pensato alla tua strategia di narrazione aziendale?
